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OMS, 75° Giornata Mondiale della Salute. Health for All, anche per le malate di Osteoporosi Gravidica

La Salute per tutti. Il tema della giornata mondiale della salute del 2023

Può l’osteoporosi gravidica diventare una condizione per la quale ci sono percorsi diagnostici immediati e protocolli di prevenzione e di cura condivisi? Oggi ricorre la Giornata Mondiale della Salute, istituita dall’OMS 75 anni fa e che quest’anno ha per tema Health for All, la Salute per Tutti. Una sfida quindi globale, che parla di accessibilità alle cure in ogni luogo della terra, a prescindere dall’appartenere o meno a un gruppo sociale o a un altro.

Ma Health for All è anche una sfida diffusa in ogni ospedale: le cosiddette patologie invisibili, o semplicemente quelle non abbastanza note, sono oggi causa di sofferenza per innumerevoli persone – eppure non sono diagnosticate e, quindi, chi ne soffre non può accedere alle cure. Non viene neppure creduto.

Anche l’osteoporosi gravidica è una malattia silenziosa e invisibile. E’ invisibile il fatto che la gravidanza esponga al rischio di avere l’osteoporosi. Non sono invisibili le pazienti che si fratturano, loro è impossibile non sentirle, perché urlano dal dolore mentre cullano e allattano i propri figli, finché le fratture non diventano così gravi e diffuse da impedire loro di muoversi. Ma il cronico ritardo nella diagnosi, che arriva dopo mesi di dolori non controllabili farmacologicamente, e la costante di non essere prese sul serio dagli operatori sanitari sono ancora oggi l’esperienza normale di una paziente con osteoporosi gravidica.

Ebbene, può non essere così? Può diventare un diritto delle pazienti con osteoporosi gravidica fratturativa essere credute, essere curate e ricevere un congruo supporto nel controllo del dolore?

“MAMog ci aiuterà a mettere in atto un programma di prevenzione perché nessuna mamma si fratturi più in gravidanza o nell’allattamento” afferma la Prof.ssa M.L. Brandi

E’ nata MAMog!  leggi l’articolo completo su La Repubblica

Osteoporosi gravidica: quanta strada c’è da fare!

Non è solo un problema di diagnosi accidentate, in ritardo, se non addirittura rese impossibili da operatori sanitari che negano quanto le pazienti dicono. L’osteoporosi gravidica, anche una volta diagnosticata, non ha terapie condivise o certe, né è comunicata chiaramente alle famiglie delle pazienti la prognosi della patologia.
Ancora oggi sappiamo di specialisti che dicono alle proprie pazienti che:

  • dovranno portare un busto per tutta la vita
  • il dolore e l’invalidità delle fratture non termineranno mai perché ci si continuerà a fratturare così per tutta la vita
  • non dovranno mai più tenere tra le braccia i propri figli, cullarli, sostenerli
  • dovranno rinunciare per sempre ad avere altri figli
  • rimarranno disabili e dipendenti dagli altri per sempre

Oppure, medici che non comunicano alle pazienti e alle loro famiglie le strategie per la gestione nel medio e lungo periodo della patologia, con pazienti abbandonate a una condizione di dolore cronico perché non sanno che la riabilitazione funzionale è decisiva, e senza di esse non si può sperare di recuperare la salute. Lasciando nella disperazione le madri e le famiglie intorno a loro. Ebbene, non è affatto così.

Con il tuo aiuto, l’osteoporosi gravidica può diventare una patologia riconosciuta e curata

MAMog è nata per questo. Per testimoniare innanzitutto alle pazienti che non sono sole e che guarire forse no, ma stare bene di nuovo si può. Poi, per diffondere tra i sanitari la conoscenza della patologia, tra le persone la consapevolezza che l’osteoporosi gravidica può capitare eccome, a ogni mamma che aspetta un figlio e infine perché ad oggi non c’è alcuna prevenzione per l’osteoporosi gravidica.

Ma MAMog è un’Organizzazione di Volontariato. Abbiamo bisogno del sostegno di tutti, o nessuna delle azioni che abbiamo intrapreso potrà essere significativa. Da sole non possiamo fare che minuscoli passi dall’impatto trascurabile: insieme, raggiungeremo l’obiettivo di proteggere le mamme dall’osteoporosi gravidica, dal dolore e dal trauma di una patologia che le piega col dolore e le separa dal proprio bambino.

Aiutaci a proteggere le mamme dall’osteoporosi gravidica: dona il tuo 5×1000 a MAMog

 

La salute è un diritto di ogni singolo essere umano. L’OMS da 75 anni si dà obiettivi chiari di salute pubblica per rendere sempre più questo diritto una realtà accessibile a tutti in tutto il mondo. Da 75 anni affronta le malattie, quelle rare, quelle diffuse, quelle dolorose, quelle croniche e quelle mortali. Ne ha eradicato alcune. Di altre ha diffuso la conoscenza, di modo che fosse possibile curarle e non lasciare soli i pazienti.
L’osteoporosi gravidica può diventare conosciuta e può essere curata. Col tuo aiuto. Aiutaci a non restare sole ancora: non c’è nulla di più lacerante, per una mamma, di non poter cullare il proprio bambino appena nato. Il dolore che le impedisce di farlo, non immaginarlo.

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