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Cosa sono queste scosse lancinanti? Non era solo mal di schiena? La storia di Francesca

Smettere di starnutire é facile.

Al bisogno fai un respiro profondo, strofini le narici, ed ecco: una nuova vita senza starnuti! Lavarsi viso e denti é un gioco da ragazzi: basta appoggiare il gomito su una qualsiasi mensola del bagno e il dolore quasi non si sente. I dossi in strada, visto che non si possono evitare tutti, richiedono di fingerti roccia e passarli in apnea.

Ad un certo punto, addirittura alzare la mia neonata aveva richiesto una strategia: se non ero sola chiedevo a qualcuno di prenderla. Se ero sola, la prendevo piano piano, provavo a non flettere la schiena, usavo le gambe… c’ero quasi… crac! Non era possibile. Non era possibile! Ancora una volta questo “crac” (udito proprio come un suono, quanto meno nella memoria). Ancora una volta questo dolore lancinante, queste scosse che buttano a terra. Eppure ero stata attenta, avevo modificato i miei comportamenti, le lastre erano negative, avevo solo mal di schiena, probabilmente dovuto ad una “instabilità pelvica”. Eccomi però ancora una volta a terra. Questa volta non mi rialzo piú. “Ambulanza, ho bisogno d’aiuto”.

ambulanza, ho bisogno di aiuto

Per me é stato così: scoprire di avere sviluppato un’osteoporosi gravidica e da allattamento é stato innanzitutto un percorso di grande confusione. Perché anziché star meglio stavo sempre peggio? Perché anche piccoli movimenti mi provocavano dolore insopportabile? Cos’erano queste scosse che sentivo?

Le scosse infatti erano il problema principale: venivano improvvisamente. Alle volte mentre mi alzavo, mi giravo o camminavo. Alle volte venivano se stavo sdraiata a letto. Una scossa da crollo vertebrale ti scuote di dolore e, almeno nel mio caso, ti fa accasciare a terra.

Spesso, nei casi di PLO, il dolore descritto dalle neo mamme non viene creduto. Nel mio caso però ero io a non credere al mio dolore. Pensavo: sei solo spaventata, per quello cammini strana, per quello balzi ad ogni rischio di urto, per quello quando scendi a terra per fare esercizi ci metti mezz’ora a rialzarti. Il problema é nella tua testa. Hai paura che tornino le scosse, anzi (mi ero detta) le scosse le crei tu, con la tua paura.

Arrivata in ospedale però nessuno ha sottovalutato il mio dolore, anzi in pochi giorni ho avuto una diagnosi e ricevuto il busto C35, il busto che molte di noi hanno indossato. Messo il busto, le scosse si sono placate. Per me, quasi istantaneamente. Che gioia!

Quindi eccomi qui, con una diagnosi spaventosa, ma chiarificatoria. Certo, smettere di allattare é stato difficile, ma necessario. Così come é grande la tristezza di non esserci per mia figlia nelle cose pratiche. Ma le ragazze di MAMog giurano che é solo un passaggio, un momento – il peggiore. Vedere la facilità con cui altri prendono in braccio mia figlia é gelosia pura, ma l’amore intorno a lei é moltiplicato – reso tangibile nel costante aiuto che abbiamo.

Ora mi sento meno confusa. Grazie all’associazione credo di conoscere i passi da seguire. Mi chiedo: troverò un@ buon@ fisiatra? Endocrinolog@? Fisioterapista? Prenderò farmaci o meno? Se si, quali? Per quanto? Riuscirò a tornare ad una vita senza dolore? A starnutire?

E la domanda, madre di tutte… potrò riprendere in braccio la mia bambina?

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