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Ilenia si è fratturata due volte. Ma alla seconda gravidanza, conoscere il rischio le ha evitato interminabili mesi di sofferenze

Ilenia ha avuto la sfortuna di fratturarsi dopo la nascita di entrambi i suoi bambini ma conoscere il problema ha fatto comunque la differenza.
Alla seconda gravidanza, sapere che esisteva il rischio di fratturarsi le ha consentito di fermarsi  alle prime avvisaglie, ai primi sintomi dolorosi, e di prendere le adeguate precauzioni. È bastato questo per limitare i danni, per non ripercorrere l’incubo dei dolori crescenti e poi invalidanti, delle analisi interminabili e del terrore di avere patologie gravissime. Conoscere il rischio le ha consentito di vivere una seconda maternità nel complesso serena.
La storia di Ilenia ci insegna che l’osteoporosi gravidica, se diventa una patologia nota, se si vigilia per riconoscerla in modo tempestivo e se si interviene subito, può essere una patologia tutto sommato gestibile. La diagnosi precoce può risparmiare un calvario a tante famiglie. Leggiamo il suo racconto.

 

Sono Ilenia, mamma di Ginevra, che tra pochi giorni compirà 7 anni e di Edoardo, che ha 2 anni e mezzo.

Ho purtroppo conosciuto le conseguenze dell’osteoporosi gravidica nel post di entrambe le gravidanze.

Quando rimango incinta di Ginevra ho 27 anni. La gravidanza procede regolarmente; intorno al settimo mese un mal di schiena che non aveva destato sospetti particolari ma che poi, nel corso dei mesi e degli accertamenti, mi è stato riferito fosse probabilmente dovuto ad un primo crollo vertebrale.

“Sono stati interminabili mesi durissimi. Ancora ora sento viva la paura provata”.

Ginevra nasce il 24/07/2016 con parto naturale. Tutto procede regolarmente, allatto esclusivamente al seno. Quando mia figlia ha poco più di un mese, durante il cambio pannolino, una scossa terribile alla schiena… sono rimasta senza fiato… non avevo mai provato nulla di simile!

Scorrono i giorni, le settimane, pensavo ad uno “strappo” non avendo fortunatamente mai avuto problemi di salute ma arrivo al punto di non riuscire più a fare movimenti elementari come l’alzarmi dal letto. Avevo bisogno di mio marito per riporre Ginevra nella carrozzina o nel lettino e durante il giorno tendevo a non muovermi per non sentire dolore alla schiena.

Decido così di chiedere aiuto al medico di base che mi prescrive una risonanza magnetica. Uscita da quel tubo, mi si avvicina una Dottoressa che mi chiede se sono stata vittima di violenza o se ho avuto un incidente stradale nelle ultime settimane.

Niente di tutto ciò era successo ma la risonanza evidenzia 4 vertebre fratturate. Subito mi è stato prescritto un busto C35, la mia salvezza… Inizia così un lungo periodo di analisi, controlli ed accertamenti che si conclude quando ormai Ginevra aveva 8 mesi. Nel frattempo sono state fatte svariate ipotesi, tra queste quella di un tumore che avrebbe dato come primo “segnale” i cedimenti vertebrali.

Sono stati interminabili mesi durissimi. Ancora ora sento viva la paura provata.

Fratturarsi in due gravidanze

Passano 4 anni e il desiderio di diventare di nuovo mamma è stato più forte di tutto

La MOC era decisamente migliorata. Assumendo sola vitamina D ho raggiunto valori di osteopenia.

Così ho cercato Edoardo… nato con un parto cesareo e allattato artificialmente. Dopo un paio di mesi dalla sua nascita, complice sicuramente la mia incoscienza, sollevando Ginevra ho avuto un altro cedimento vertebrale.

Il decorso di quest’ultima frattura non è stato paragonabile a quanto vissuto in precedenza. La consapevolezza del problema e il sapere come agire/a chi rivolgermi mi ha consentito di avere la mia rivincita personale ovvero quella di vivere una maternità finalmente serena nonostante questo “incidente”.

Spero con tutto il cuore che la consapevolezza dell’esistenza di questa patologia possa garantire una diagnosi certa e rapida a tutte le mamme che purtroppo si troveranno in questa situazione.

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